Le acconciature femminili e i tagli non sono stati sempre gli stessi, ma si sono evoluti nel corso del tempo. Chignon, trecce, boccoli, capelli raccolti o sciolti, lisci o mossi, carrè o taglio scalato: esiste senza dubbio l’acconciatura perfetta per ogni donna e per ogni occasione. La pettinatura giusta è quella che rende una donna sicura di sé e la fa sentire bella e disinvolta. A volte basta una pettinatura per rendere elegante anche il più semplice degli abiti, come un tubino nero abbinato a un chignon alto, così come una chioma mossa e sciolta dà subito l’aria ribelle e sbarazzina.
Le acconciature femminili nell’antichità
Nell’Antico Egitto l’acconciatura era sinonimo di status sociale. Le donne erano solite radersi i capelli (per motivi igienici) e indossare parrucche nere o blu di trecce ed ornare il capo con nastri e fiori di loto. Nell’antica Grecia le donne ci tenevano a pettinare bene i loro capelli, per distinguersi dalle donne “barbare” (ossia forestiere). Solitamente tenevano i capelli ricci ma ordinati con boccoli raccolti sulla nuca. Le acconciature femminili erano rigide e simmetriche. Le donne erano solite schiarirsi i capelli con soda, sapone di olio e soluzioni alcaline fenicie. Nella Roma imperiale, invece, le fanciulle non avevano la riga centrale e raccoglievano i capelli arricciati in massa legandoli con un nastro, in una sorta di coda bassa. Le matrone cambiavano acconciatura a seconda della moda ed avevano schiave specializzate esclusivamente nella cura dei loro capelli. Solitamente le donne di alto rango avevano i capelli raccolti in acconciature molto complesse ed arricchite da spille e diademi.
Le acconciature femminili nel Novecento
Facendo un salto avanti nel tempo e nei secoli, una grande svolta nella storia delle acconciature si ebbe negli anni ‘20 del ‘900. Nell’aria c’erano grandi cambiamenti e le donne avevano voglia di scoprirsi (non solo le caviglie e le gambe, ma anche il collo). Ecco perché il bob divenne il taglio alla moda e per la prima volta nella storia le donne tagliarono i capelli in un caschetto cortissimo liscio o mosso. Solitamente le acconciature erano arricchite con fasce, strass, piume e perle.
Negli anni ’40 la moda hollywoodiana imponeva invece alle donne capelli mossi e vaporosi portati all’altezza delle spalle. Negli anni ‘60 fu la volta delle acconciature XXL al alveare, dei capelli cotonati e delle chiome super voluminose. Negli anni ‘70 si torna ad acconciature sobrie, ma prendono piede le colorazioni per capelli a prezzo accessibile. Ecco perché esplose la moda del biondo platino per tutte. Negli anni ‘90 spopolavano invece i colpi di sole e le meches, i tagli scalati e sbarazzini e l’effetto “look bagnato”. Gli anni Duemila vedono il boom dei capelli lisci e lunghissimi e il ricorso quotidiano alla piastra e alle extension.
m.s.